E’ stata da poco pubblicata sul Journal of Assisted Reproduction and Genetics una review dal titolo “Does morphological assessment predict oocyte developmental competence? A systematic review and proposed score ” a firma del gruppo 9.baby dedicata alla correlazione tra qualità morfologica degli ovociti e risultati biologici e clinici dei trattamenti di fecondazione assistita.
Ogni step è cruciale per il successo di un trattamento di fecondazione assistita e la valutazione della morfologia dell’ovocita può, unitamente alla valutazione dell’embrione, concorrere a massimizzare l’efficienza di un trattamento.
Molti studi hanno indagato sulla relazione tra anomalie morfologiche e successo dei trattamenti di fecondazione in vitro, ma ad oggi i risultati appaiono ancora contrastanti: lo scopo della review di 9.baby è stato quindi quello di considerare tutti gli studi non invasivi sulla valutazione morfologica dell’ovocita al fine di identificare dei parametri che fossero potenzialmente predittivi dello sviluppo dell’embrione.
Parallelamente è stato generato, sulla base della letteratura, un punteggio assegnato all’ ovocita (detto OLS) che potesse aiutarci ad esprimere in modo semi- quantitativo l’esito delle evidenze presenti ad oggi in letteratura relativamente ai diversi dismorfismi indagati.
Nel complesso abbiamo identificato 11 diversi dismorfismi, di cui 6 extra-citoplasmatici e 5 intra-citoplasmatici.
Per nessuno di questi dimorfismi è stata osservato in letteratura un accordo univoco che li associasse ad una compromissione dei risultati; per quanto riguarda le anomalie relative al complesso cumulo-ovocita, presenza di vacuoli e SER e aumentata granularità del citoplasma, queste hanno prodotto un OLS indicativo di una prevalenza di studi che correlano tali anomalie ad esiti (biologico/clinici) negativi.
Nonostante questo, secondo la letteratura non ci sono evidenze tali da dare indicazione di non utilizzare del tutto gli ovociti che presentassero queste anomalie morfologiche; infatti, indipendentemente dalle anomalie, dal punto di vista del risultato cumulativo, potrebbero comunque concorrere al raggiungimento dell’obiettivo: il bimbo nato.
Il link allo studio realizzato da 9.baby è disponibile nella nostra pagina pubblicazioni.