La questione di quanti embrioni sia meglio trasferire in ciascun ciclo di fecondazione in vitro è delicata. Le situazioni infatti vanno valutate caso per caso e la correlazione tra il numero di embrioni trasferiti e di bambini nati vivi può dipendere da moltissime variabili.
Su questa correlazione e sul suo rapporto con l’età della madre, The Lancet ha recentemente pubblicato uno studio inglese basato sui dati raccolti dalla Human Fertilisation and Embryology Authority (Hfea).
Debbie Lawlor del MRC Centre for Causal Analysis in Translational Epidemiology dell’Università di Bristol e Scott Nelson della School of Medicine dell’Università di Glasgow, autori dell’analisi, hanno comparato i tassi di sopravvivenza perinatale, parti multipli, basso peso alla nascita (inferiore a 2,5 chilogrammi) e le nascite pretermine (prima della 37esima settimana), tra cui quelle particolarmente premature (prima della 33esima), nelle donne sia under sia over 40. Lo scopo era stabilire il rischio di morte perinatale sia in termini relativi sia assoluti nei due gruppi.
Lo studio è stato condotto su 124.148 cicli di fecondazione in vitro e su 33.514 nascite andate a buon fine. I risultati indicano che traferire contemporaneamente due embrioni invece che uno solo dà una percentuale di bambini nati vivi per ciclo più alta nelle donne dai 40 anni in su che non in donne più giovani. Ma, dal punto di vista dei vari rischi legati alle nascite, non sembrano esservi grandi differenze tra i due gruppi.
Il risultato più importante è forse questo: la percentuale di nati vivi non aumenta trasferendo tre embrioni, mentre aumenta il rischio di complicanze perinatali. Secondo i ricercatori, quindi, il trasferimento contemporaneo di tre embrioni dovrebbe essere evitato ad ogni età. La decisione sul trasferimento di uno o due embrioni, invece, dipende da diversi fattori, tra cui rientra anche l’età materna. In ogni caso, quanto osservato non sembra essere ancora sufficiente a stabilire un razionale scientifico generale. La scelta, cioè, va fatta considerando la situazione complessiva di volta in volta.
Fonte: “Effect of age on decisions about the numbers of embryos to transfer in assisted conception: a prospective study”, doi:10.1016/S0140-6736(11)61267-1.
A questo link è possibile leggere il commento della European Society of Human Reproduction and Embryology.