Vaccini Covid e procreazione assistita: sono compatibili? A cosa dare la priorità?

Vaccini Covid e procreazione assistita: sono compatibili? A cosa dare la priorità?

Sappiamo tutti che il tempo è una variabile importantissima per la buona riuscita di un trattamento di procreazione assistita: procrastinare l’inizio del percorso significa ridurre, anche  in maniera significativa, le possibilità di gravidanza.

Il 2020 è stato un anno difficilissimo per le coppie in cerca di un bimbo: la prima fase della pandemia ha visto il blocco delle attività dei centri di fecondazione assistita e non è stato quindi possibile portare a compimento, per mesi, il percorso già avviato o cominciare a cercare una gravidanza tramite la PMA.

Dal momento in cui è stato nuovamente possibile effettuare i trattamenti, le coppie hanno affrontato il cammino per diventare genitori con speranza rinnovata e coraggio, superando le paure legate alla crisi pandemica.

In questo nuovo anno, la speranza che la situazione si risolva è data dal vaccino che ci auguriamo venga somministrato il più velocemente possibile a tutta la popolazione.

Ma proprio l’arrivo sulla scena del vaccino porta con sé una serie di domande.

Abbiamo chiesto al dott. Borini di spiegare alle coppie come sarebbe meglio procedere per riuscire ad effettuare il trattamento necessario ad ottenere la gravidanza, compatibilmente alla copertura vaccinale.

Dott. Borini, le coppie si chiedono a cosa dare priorità: vaccino o trattamento?

“Nessuno di noi può decidere quando fare il vaccino, in questo momento. Quindi per rispondere alla domanda è necessario fare un passo indietro e chiedersi: a quale categoria appartengo?

In che senso?

“Se la coppia appartiene a categorie che il piano vaccinale prevede vengano vaccinate a brevissimo, ha senso dare la priorità al vaccino. Se invece, come per molti, la somministrazione del vaccino  rischia di avvenire molto avanti, magari dopo l’estate, è molto più sensato procedere quanto prima al trattamento.”

Si può eventualmente avviare il trattamento, arrivare a pick up e non trasferire l’embrione, congelandolo?

“In attesa di fare il vaccino, se non sappiamo esattamente quando toccherà a noi, questa potrebbe essere una strategia interessante: non si perde tempo per il trattamento, va solo posticipato il trasferimento a vaccino avvenuto.”

Una volta che sarà stato somministrato il vaccino, quanto tempo bisogna attendere prima di effettuare il trattamento?

“Al momento i vaccini che si stanno somministrando nel nostro Paese prevedono la doppia dose, la seconda 3 settimane dopo la prima. La cosa più opportuna da fare è effettuare il trattamento dopo aver lasciato passare una o due settimane dalla seconda dose. Quindi, se ad esempio il 20 gennaio ricevo la prima dose, ricevendo attorno all’11 febbraio la seconda dose, nell’ultima settimana di febbraio posso cominciare il trattamento.”

E se il momento per il vaccino arriva quando la gravidanza è già avviata?

“Come per la somministrazione di qualsiasi vaccino a gravidanza in corso, la scelta di vaccinarsi o meno va valutata con il proprio medico, di caso in caso: se esistono altre patologie che possono rendere il Covid19 più rischioso per la gestante (ad esempio, in caso di diabete pregresso o di patologie cardiache), potrebbe essere opportuno vaccinarsi. Ma ogni gravidanza è diversa, la cosa migliore da fare è decidere al momento opportuno, sulla base della condizione specifica.”

In sintesi, le coppie hanno gli elementi per scegliere serenamente a cosa dare priorità?

“Gli studi sul vaccino, come sul virus e sulla malattia che si sviluppa, sono in corso e continueranno per molto tempo. Le società scientifiche che si occupano di fertilità continuano a studiare e a stilare pareri (ESHRE, https://www.eshre.eu/covid19, AOGOI, https://www.aogoi.it/notiziario/covid-vaccino-gravidanza-iss/). Le coppie devono sapere che affidandosi alla scienza e prendendo decisioni razionali basate su quanto in nostra attuale conoscenza si può intraprendere il cammino per diventare genitori in sicurezza, anche in tempo di pandemia. Noi siamo al fianco delle coppie e lavoriamo ogni giorno per ‘far volare la cicogna’.